L’Edicola Votiva prende il nome dal “pilone” votivo presente sul prospetto del palazzo. L’attento restauro della struttura ha fatto riaffiorare i tratti tipici dell’architettura locale più risalente. La calce bianca, la pietra riportata a vista, l’intonaco irregolare, l’incanto risonante delle monumentali volte a stella. Il recupero e l’utilizzo esclusivo di materiali naturali dalla pietra leccese, di diffuso impiego nell’edilizia locale, alle scale in coccio di carparo rimaste volutamente inalterate nella loro bellezza per un autentico viaggio nella memoria del passato. Il dominio assoluto del bianco, l’estetica dei materiali da costruzione per non allontanarsi dall’identità territoriale. Contaminazioni dell’architettura vernacolare mediterranea negli arredi in muratura, nelle sedute e nelle numerose nicchie recuperate nella struttura. Design rurale mescolato ad opere e manufatti artigianali per un equilibrio che privilegia il senso di essenzialità, esaltando la storia e l’autenticità del Salento.